Il medium e le pratiche

"Scrivendo la nostra auto-bio-grafia ci scopriamo dunque iscritti nell'evento della pratica alfabetica e, beninteso, di una indistricabile complicità di altre pratiche con le relative aperture, poiché ogni pratica è sempre una pratica di molte pratiche. Ma con quale evidenza l'apertura di questa pratica si rivela, al nostro sguardo genealogicamente orientato, come la provenienza della nostra presente collocazione? Non si tratta «solo» di un effetto retroattivo del punto d'arrivo in cui ci troviamo (come si deve dire quando si è ermeneuticamente ben educati)? E inoltre: quale relazione intercorre tra la genealogia e lo sguardo storiografico? Che cosa la distingue da una mera ricostruzione empirica, senz'altro apprezzabile sotto molti profili, ma filosoficamente in nessun modo rilevante? Con questi interrogativi è in causa la «verità» della genealogia, si chiede conto cioè della pratica genealogica stessa, e la riflessione si pone su di un piano schiettamente filosofico. È soprattutto con tali questioni che si misura alla fine il percorso di questo volume."